Tra le varie novità in materia di lavoro introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, di seguito sono riassunte le più rilevanti:
Obbligo pagamento tracciabile delle retribuzioni dal 1° Luglio 2018
Entra nella legge di Bilancio anche l’obbligo per i datori di lavoro di corrispondere con modalità tracciabili le retribuzioni spettanti ai propri lavoratori dipendenti e collaboratori. A far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:
- bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
- strumenti di pagamento elettronico;
- pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
- emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.
Sgravio contributivo triennale
E’ riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, uno sgravio contributivo pari al 50%, con esclusione dei premi INAIL, nel limite massimo di importo pari a 3.000 euro annui, ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratori che non siano mai stati assunti in precedenza a tempo indeterminato:
- di età inferiore a 35 anni, a partire dal 1° gennaio 2018;
- di età inferiore a 30 anni, se l’assunzione viene effettuata nel 2019.
Restano esclusi i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato.
Lo sgravio, nel rispetto del limite di età, spetta anche in caso di:
- prosecuzione, successiva al 31 dicembre 2017, di un contratto di apprendistato;
- conversione a tempo indeterminato di un contratto a termine.
La percentuale di esonero sale al 100%, fermo restando il limite massimo di importo pari a 3.000 euro su base annua, nel caso di datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, entro sei mesi dal l’acquisizione del titolo di studio studenti che hanno svolto presso il medesimo datore attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale o in alta formazione.
Aumento del contributo di licenziamento
La legge di Bilancio prevede che il contributo di licenziamento, a decorrere dal 1° gennaio 2018, per ciascun licenziamento effettuato nell’ambito di una procedura collettiva da parte di un datore di lavoro tenuto alla contribuzione per il finanziamento dell’integrazione salariale straordinaria aumenti all’82%, ovvero al doppio dell’importo attualmente previsto.
Di seguito riportiamo le ipotesi di applicazione del contributo di licenziamento:
Importo prima fascia per calcolo NASpI: euro1.195
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Datori di lavoro non soggetti alla CIGS
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Datori di lavoro soggetti alla CIGS
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||||
Licenziamenti individuali
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Licenziamenti collettivi
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Mesi anzianità
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Importo
|
Licenziamento collettivo senza accordo
|
Importo
|
Importo
|
Licenziamento collettivo senza accordo
|
1
|
40,83
|
122,49
|
40,83
|
81,66
|
244,98
|
2
|
81,66
|
244,98
|
81,66
|
163,32
|
489,96
|
3
|
122,49
|
367,47
|
122,49
|
244,98
|
734,94
|
4
|
163,32
|
489,96
|
163,32
|
326,63
|
979,89
|
5
|
204,15
|
612,45
|
204,15
|
408,29
|
1.224,87
|
6
|
244,98
|
734,94
|
244,98
|
489,95
|
1.469,85
|
7
|
285,80
|
857,40
|
285,80
|
571,61
|
1.714,83
|
8
|
326,63
|
979,89
|
326,63
|
653,27
|
1.959,81
|
9
|
367,46
|
1.102,38
|
367,46
|
734,93
|
2.204,79
|
10
|
408,29
|
1.224,87
|
408,29
|
816,58
|
2.449,74
|
11
|
449,12
|
1.347,36
|
449,12
|
898,24
|
2.694,72
|
12
|
489,95
|
1.469,85
|
489,95
|
979,90
|
2.939,70
|
24
|
979,90
|
2.939,70
|
979,90
|
1.959,80
|
5.879,40
|
36
|
1.469,85
|
4.409,55
|
1.469,85
|
2.939,70
|
8.819,10
|
APE sociale e agevolazioni per le donne
Via libera all’esenzione dallo scatto dell’età pensionabile e all’accesso all’APE sociale per le categorie di lavoratori impegnati in attività usuranti (compresi i lavoratori che prestano servizio presso gli impianti siderurgici, ai braccianti agricoli, ai lavoratori marittimi e ai pescatori) purchè abbiano maturato 6 anni di lavoro gravoso negli ultimi 7 anni prima del pensionamento.
Confermato anche lo sconto per le donne lavoratrici di 12 mesi per ogni figlio fino a un massimo di 2 anni.
Il diritto di accedere all’APE sociale si estende ai soggetti che assistono, da almeno 6 mesi, familiari con handicap grave, si estende anche ai parenti e affini di secondo grado conviventi, nel caso in cui i genitori o il coniuge del familiare invalido abbiano compiuto i 70 anni oppure siano affetti anch’essi da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.
Stabilizzazione e semplificazione della RITA
Ai lavoratori che cessano l’attività lavorativa e che maturano l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i cinque anni successivi, qualora in possesso, alla data di presentazione della domanda, di un requisito contributivo complessivo di almeno 20 anni, è concessa la RITA fino al conseguimento dell’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia. La rendita anticipata è riconosciuta altresì ai lavoratori che risultino inoccupati per un periodo di tempo superiore a ventiquattro mesi e che maturino l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i dieci anni successivi.
La parte imponibile della rendita anticipata è assoggettata alla ritenuta a titolo d’imposta con l’aliquota del 15 per cento ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali. A tal fine, se la data di iscrizione alla forma di previdenza complementare è anteriore al 1° gennaio 2007, gli anni di iscrizione prima del 2007 sono computati fino a un massimo di quindici.
Il percettore della rendita anticipata ha facoltà di non avvalersi della tassazione sostitutiva di cui al presente comma facendolo constare espressamente nella dichiarazione dei redditi; in tal caso la rendita anticipata è assoggettata a tassazione ordinaria.
Pagamento pensioni
Viene estesa la regola generale secondo la quale tutte le pensioni corrisposte dall’INPS e le rendite vitalizie INAIL saranno pagate al primo del mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile.
Casse previdenziali professionisti
Inserita nella legge di Bilancio 2018 una norma volta a tutelare le somme di denaro e gli strumenti finanziari delle casse di previdenza dei professionisti dal possibile coinvolgimento in procedure concorsuali che riguardano il gestore degli investimenti stessi. Le casse usciranno, inoltre, dal 2020 dalla lista delle PA sottoposte agli obblighi della spending review stilata dall’ISTAT.
Premi di risultato in azioni
In caso di corresponsione di premi di risultato tramite assegnazione di azioni sulla plusvalenza tra il prezzo della vendita delle azioni e il valore originario delle somme dei premi di produttività l’IRPEF è dovuta in misura pari al 26%.
Bonus 80 euro
Aumenta a 24.600 euro il limite massimo di reddito complessivo ammesso per la fruizione del bonus IRPEF pari a 80 euro mensili. Il limite per la fruizione parziale del bonus aumenta anche’esso da 26.000 a 26.600 euro.
Deducibilità IRAP lavoro a termine stagionale
I datori di lavoro potranno dedurre integralmente, dalla base imponibile IRAP, per il 2018, il costo del lavoro relativo ad ogni lavoratore stagionale che sia stato impiegato per un periodo di almeno 4 mesi nell’arco di 2 anni. La deduzione può avvenire a partire dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro nei due anni successivi alla cessazione del precedente contratto.
Reddito di inclusione
La legge di Bilancio 2018 prevede la soppressione di alcuni dei seguenti requisiti di accesso, attualmente richiesti:
- decorrenza di almeno tre mesi dal termine della fruizione della NASpI o, in mancanza di essa, dalla sopravvenienza dello status di disoccupato;
- presenza nel nucleo familiare di figli, inabili o disoccupati di età maggiore ai 55 anni.
Inoltre, il limite massimo dell’importo erogabile a titolo di ReI è incrementato del 10% e diviene così pari a 533,50 euro.
Si dispone inoltre che, nel caso in cui il beneficio economico collegato al ReI sia di ammontare inferiore o pari a 20 euro su base mensile, lo stesso venga versato annualmente.
Bonus bebè
Prorogato il bonus bebè per i nuovi nati nel 2018. Confermata inoltre la soglia ISEE per accedere al beneficio pari a 25.000 euro e gli importi già riconosciuti:
- 1.920 euro l’anno (160 euro al mese per 12 mesi) con ISEE non superiore a 7.000 euro annui;
- 960 euro l’anno (80 euro al mese per 12 mesi) con ISEE superiore a 7.000 euro annui e non superiore a 25.000 euro annui.
L’agevolazione spetterà fino al compimento di un anno di età del bambino.
Detrazioni fiscali figli a carico
Aumenta, a partire dal 1° gennaio 2019, a 4.000,00 euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori entro i 24 anni di età rimangono fiscalmente a carico dei genitori. Per i più grandi resta in vigore l’attuale limite di 2.841,51 euro.
Welfare con il trasporto pubblico
Si prevede l’esenzione fiscale per le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti dal datore di lavoro, in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale, per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari. Ammessa all’esenzione anche la messa a disposizione dei lavoratori di abbonamenti già acquistati in loro favore dall’impresa.
Soppressione FONDINPS
Il FONDINPS viene abrogato e, attraverso un decreto del Ministero del lavoro, sentite le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative, sul piano nazionale, dei diversi comparti del settore privato, si procederà alla individuazione del fondo pensione negoziale al quale far affluire le quote di TFR maturando dei lavoratori silenti.
Maternità avvocati
Viene stabilito che il giudice debba tenere conto dello stato di gravidanza documentato dal difensore ai fini della fissazione del calendario del processo ovvero della proroga dei termini in esso previsti, escludendo il periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi successivi. La disposizione si applica anche per i casi di adozione nazionale ed internazionale nonché di affidamento del minore.
Equo compenso per lavoratori autonomi
Trova posto nella legge di Bilancio 2018 anche la disposizione volta a garantire a tutti i lavoratori autonomi il diritto a percepire un compenso equo nei rapporti con clienti diversi dai consumatori, quindi con clienti c.d. forti, quali banche e assicurazioni. Si prevede infatti:
- un più stretto rapporto del compenso con i parametri tariffari previsti da un DM che sarà emanato dal Ministero della Giustizia;
- la presunzione assoluta di vessatorietà di una serie specifica di clausole, che mantengono tale natura anche quando siano state oggetto di specifica trattativa e approvazione;
- la sottrazione ai termini di prescrizione dell’azione di nullità del contratto che viola la disciplina sull’equo compenso.